Borghi più belli d’Italia: i 5 da vedere in provincia di Rimini

Borghi più belli d’Italia: i 5 da vedere in provincia di Rimini

L’Italia è ricca di borghi, piccole e graziose cittadine dove il tempo sembra essersi fermato. Dove si respira la storia e un inestimabile patrimonio di tradizioni. Dove assaporare i sapori autentici. Per valorizzarli nel 2001 è nata l’associazione de I Borghi più belli d’Italia che in Emilia-Romagna ha selezionato 14 mete che meritano di essere visitate almeno una volta nella vita. Tra queste, ben 5 si trovano in provincia di Rimini. Quali sono?

I borghi da vedere in provincia di Rimini

L’associazione I Borghi più belli d’Italia in provincia di Rimini consiglia di vedere Montefiore Conca, San Leo, Verucchio, San Giovanni in Marignano e Montegridolfo. Cinque piccole località, facilmente raggiungibili, situate sulle incantate colline riminesi. Luoghi dove storia, arte e cultura gastronomica si uniscono per offrire atmosfere e momenti inaspettati. Scopriamoli insieme.

Montefiore Conca

Il borgo, situato a 27 km da Rimini, è sovrastato dall’imponente rocca Malatestiana. Risale al XIV secolo e domina tutta la vallata, simbolo del potere dei Malatesta sulla Valconca. Il panorama è mozzafiato e, nelle giornate serene, domina tutta la costa romagnola.

Passeggiando tra le stradine di Montefiore Conca, potete fermarvi ad ammirare gli affreschi della chiesa dell’Ospedale o assaporare i sapori tipici del borgo, come la pasta fatta in casa, in particolare i passatelli, o le famose dolci castagne di Montefiore Conca.

Poco fuori dal borgo, immerso nel verde, vi accoglie il santuario della Madonna di Bonora, uno dei luoghi di pellegrinaggio e culto più importanti della provincia di Rimini.

San Leo

Altro luogo ricco di storia e da cui poter godere di una vista emozionante sulla Romagna. Pensate che il borgo riminese prende il nome da San Leone che, insieme al compagno San Marino, avrebbe evangelizzato la zona. A lui è dedicata la cattedrale, uno dei luoghi più antichi della cittadina, insieme alla Pieve. Spettacolare, quasi in bilico su uno sperone di roccia, è la fortezza, completamente ridisegnata nel ‘400 quando i Malatesta strapparono San Leo ai Montefeltro.

La specialità del borgo in provincia di Rimini è il coniglio al finocchio selvatico, un tipo di carne bianca molto usata nella cucina romagnola. E all’inizio dell’estate non perdetevi le prelibate ciliegie di San Leo.

Verucchio

Sulla strada che porta da Rimini a San Leo merita la visita un altro dei borghi più belli d’Italia. Stiamo parlando di Verucchio, luogo fondamentale per la storia del Riminese, essendo stata la culla della famiglia Malatesta. Della loro presenza restano le fortificazioni, la rocca di Passerello e la rocca del Sasso, e resta il nome del centro della cittadina, piazza Malatesta, con i suoi eleganti edifici sette-ottocenteschi. 

In inverno assaggiate il piatto tipico di Verucchio, la pasta fresca “zavardona”, simile ai maltagliati, mentre durante tutto l’anno i menu dei ristoranti della zona proporranno cappelletti in brodo e la carne di maiale locale, cucinata in tanti modi diversi.

San Giovanni in Marignano

Se i Malatesta nascono a Verucchio, è nel borgo di San Giovanni in Marignano che hanno avuto una delle risorse più importanti: il grano. La zona è stata per secoli il più importante centro di produzione cerealicola della Val Conca e per proteggerla, nel ‘400, Sigismondo Pandolfo Malatesta fece costruire, con l’intervento di Filippo Brunelleschi, la rocca e la cinta muraria ancora oggi visibili.

Oggi San Giovanni in Marignano è un borgo tranquillo, in cui è piacevole passeggiare, giocare a golf o assaggiare i grandi classici della tradizione romagnola e del Riminese, come le tagliatelle con il sugo di piselli. 

Montegridolfo

Si trova quasi al confine con le Marche, all’estremo Sud della provincia di Rimini. Un borgo a lungo conteso tra i signori locali e oggi paradiso di tutti gli appassionati di cicloturismo e di storia. Sono ancora visibili e visitabili infatti antiche chiese, come la chiesa di San Rocco (1427), caratterizzata da un ammirevole portale d’ispirazione gotica.

E poi Montegridolfo merita una visita per assaporare tutte le ricette tipiche romagnole, preparate con prodotti locali dalle mani esperte delle “azdore”, le custodi delle tradizioni. Godetevi un piatto di tagliatelle al ragù o un assaggio di piccione al forno.