Le chiacchiere di Carnevale sono croccanti sfoglie ricoperte di zucchero a velo. A Rimini chiamiamo così questi dolcetti fritti ma anche fiocchetti perché alcuni, a differenza di altre ricette simili italiane, pizzicano la parte centrale della pasta dando la forma simile a quella di un fiocco o di un papion.
Insieme alle tagliatelle fritte e alle castagnole, le chiacchiere o fiocchetti sono il dolce tipico del Carnevale a Rimini e in Romagna. Vediamo come si preparano.
La ricetta delle chiacchiere
Preparare queste strisce di pasta fritta è facile e appagante. Unico problema: fatene tante perché una tirerà l'altra e conquisterà grandi e piccini. Scopriamo gli ingredienti e la ricetta della chiacchiere di Carnevale o fiocchetti di Rimini.
- 500 g di farina (ottima la farina semintegrale biologica di tipo 1 dei colli di Rimini)
- 3 uova
- 100 g di zucchero
- 50 g di burro
- 1 cucchiaino di lievito
- Olio di semi oppure olio extravergine d'oliva delicato
- Zucchero a velo
Per preparare le chiacchiere di Carnevale iniziamo a lavorare la farina, le uova, lo zucchero e il lievito su un piano di lavoro. A Rimini usiamo il tagliere dove prepariamo anche le tagliatelle ma va benissimo un mobile della cucina o un tavolo.
Unite il burro e un pizzico di sale.
Impastate fino a ottenere un impasto liscio.
Prendete un matterello e stendete una sfoglia sottile.
Tagliate delle strisce con la rotellina dentellata, la stessa che si usa per i ravioli, e poi suddivideteli in rettangoli.
A questo punto potete friggere le chiacchiere sotto forma di rettangoli oppure prima stringerli al centro per dare all'impasto la caratteristica forma dei fiocchetti di Rimini.
Friggete in olio bollente (170° C circa).
Quando le sfoglie saranno dorate disponete su un piatto foderato di carta assorbente.
Fate raffreddare e infine coprite le chiacchiere di Carnevale con zucchero a velo.
Potete abbinare questo dolce con un calice di metodo classico di Tenuta Sant'Aquilina, l'Almanini Extra Brut, oppure con un bicchiere di birra artigianale di Beha Brewing Company Baldoria.
Chiacchiere: origine di un grande classico
Vi siete mai chiesti come sia nato questo dolce di Carnevale? Pensate, sembra che le chiacchiere abbiano avuto origine nell'Antica Roma. Durante i Saturnali, una festa simile al Carnevale, si mangiavano infatti i frictilia, dei dolcetti fatti con farina e uova, fritti nel grasso di maiale.
Non è quindi un caso che in questo periodo in tutta Italia si gustino le chiacchiere, anche se con nomi diversi e a volte anche qualche ingrediente differente.
I tanti nomi delle chiacchiere
Abbiamo detto che a Rimini le chiacchiere si chiamano fiocchetti. Nella vicina Bologna, invece si parla di sfrappole e alla ricetta si aggiunge una parte alcolica come un liquore all'anice. Ci sono poi gli intrigoni (o intrigoun) di Reggio Emilia con il vino bianco.
A Venezia i galani si preparano con la grappa, spesso usata anche nei crostoli friulani.
In Liguria e in Piemonte le chiacchiere di Carnevale si chiamano bugie, in Toscana cenci, nel Lazio e nelle Marche frappe. A Mantova e nel Bresciano si mangiano invece le lattughe e a Caserta i guanti, che hanno però forma tondeggiante.
E voi? Come chiamate le chiacchiere di Carnevale?