Beha Brewing Company, i segreti della birra artigianale agricola di Rimini

Beha Brewing Company, i segreti della birra artigianale agricola di Rimini

Metti insieme una passione e un luogo storico del divertimento riminese ed ecco che è subito… Baldoria, la birra artigianale agricola simbolo del nostro partner Beha Brewing Company. Un birrificio giovane, con annesso brewpub, nato sulle colline di Rimini, a Sant’Aquilina, proprio sui resti del Velvet Club, tempio della cultura underground e rock della Romagna. Una realtà che, con Baldoria e le altre sue birre, interpreta lo spirito allegro e festoso del luogo e dell’intera riviera riminese, ma che dà voce anche ai sapori e ai profumi di una terra ricca e, per certi versi, ancora poco conosciuta. Sì, perché a Rimini si viene per il mare, per il divertimento, ma la sua provincia ha tanto da offrire in termini di produzione agricola ed enogastronomica. La Beha Brewing Company ne è un esempio e non poteva che far parte della grande famiglia di Gusto Rimini, un progetto nato proprio per valorizzare tutto il buono del territorio riminese.

Birra artigianale agricola dal 2020

Il birrificio e il brewpub Baldoria sono stati lanciati a febbraio 2020 in occasione di Beer Attraction, il salone internazionale della birra e del fuoricasa, riscuotendo successo e un primo riconoscimento. Alla prima apparizione, infatti, la Beha Brewing Company si è aggiudicata il terzo posto nazionale nella categoria “birre chiare, alta fermentazione, basso grado alcolico, con uso di frumento non maltato, di ispirazione belga” con la Blanche Kermesse.

A oggi il birrificio di Rimini propone cinque prodotti, tutti interpreti del mondo della birra artigianale agricola. Che cosa significa? Baldoria così come le “sorelle” Euforia, Gaudio, Spasso, Kermesse e Gazzoia sono birre non filtrate, non pastorizzate e realizzate a partire da materie prime locali, sapientemente calibrate dal mastro birraio.

Ma come è nata la Beha Brewing Company? Che cosa significa più precisamente “birra agricola” e perché questa filosofia è tanto importante per il birrificio riminese?

Intervista al fondatore della Beha Brewing Company

Manuel Celli, fondatore della Beha Brewing Company, ci ha raccontato tutti i segreti della birra artigianale agricola di Rimini. Scoprite tutto quello che c’è da sapere su questo progetto e i suoi prodotti, acquistabili su Gusto Rimini.

Come è nata la tua passione per la birra?

Vengo dal settore degli impianti della spillatura della birra quindi, in un certo senso, sono sempre stato nel campo. Viaggiando poi all’estero e visitando diversi birrifici sono diventato sempre più curioso, volevo saperne di più. Così, quasi per gioco, ho iniziato a farmi la birra in casa da solo, a documentarmi, a degustare le birre dei vari birrifici artigianali, a partecipare a eventi.

E quando hai deciso di aprire un tuo birrificio?

Nel 2013 abbiamo venduto parte delle quote dell’azienda di famiglia a un fondo d’investimento. E, una volta usciti dall’attività, io e mio fratello ci siamo dedicati ad altri progetti anche se con un filo conduttore comune: volevamo tornare alla terra. Mio fratello ha deciso di investire in un’azienda agricola e poi nella cantina. Io ho preferito fare qualcosa più attinente alla mia passione ovvero la birra. Era il 2016, il Velvet aveva chiuso da poco. Per puro caso, siamo venuti in contatto con il mediatore e così è nato il birrificio e il pub Baldoria. Il Beer Garden occupa lo spazio lasciato dalla pista principale del Velvet. La sala si sviluppa in quella che era la seconda pista e si affaccia sul birrificio grazie a una grande vetrata. Al piano rialzato si trova invece, il privé, quello che chiamiamo Taproof con terrazza panoramica. E poi c’è tutto lo spazio verde attorno al laghetto.

Perché hai scelto di puntare sul mondo della birra agricola?

Mi piaceva l’idea di avere un prodotto di cui potevo seguire tutto il processo, a partire dalle materie prime. E poi, come dicevo prima, c’era questo desiderio di fondo di ritorno alle origini, alla terra. A livello burocratico e legislativo essere un birrificio agricolo significa che dobbiamo usare almeno il 51% delle materie prime autoprodotte. Nel nostro caso produciamo l’orzo e il frumento che inseriamo in alcune birre. I campi sono proprio qui, dietro la chiesa di Sant’Aquilina. Per il momento, il luppolo lo prendiamo da fuori anche se abbiamo appena completato un nostro luppoleto sperimentale. Se la resa è buona, nei prossimi anni proveremo a fare una birra utilizzando pure il luppolo di Rimini.

Quali birre producete?

Abbiamo al momento cinque birre di cinque stili diversi, scelti per poter avere dei prodotti di facile approccio, a bassa gradazione alcolica e soddisfare tutti i gusti. Siamo partiti da Baldoria, una bionda classica in stile tedesco, una Keller Pils, con delicati profumi floreali ed erbacei. Abbiamo un’altra birra in stile tedesco che è Spasso, una Vienna, più ambrata e morbida al palato. C’è poi la Schwarz Gaudio, una birra scura con sentori di torrefazione. La Kermesse, invece, è una Blanche, una birra abbastanza chiara, che tende al dolce, con note fresche di agrumi. E, infine, una Session Ipa, Euforia, fruttata, dal finale piacevolmente amaro ma di tipo “Session” ovvero a bassa gradazione alcolica (4,3%).

Sono tutte birre pensate per essere equilibrate, non troppo estreme perché la birra è sempre stato un prodotto legato alle feste popolari, allo stare insieme quindi volevamo bevande facili da bere. Birre da far baldoria, insomma.

Da qui viene il nome delle vostre birre agricole?

Sì, sono tutti nomi legati al tema della convivialità, della festa. Del resto, il luogo dove ci troviamo, il Velvet, era un luogo di festa. Il nome del birrificio Beha, invece, è l’acronimo di “Be Happy, Be Handcrafted” per sottolineare, nuovamente, la gioia dello stare insieme ma anche l’artigianalità del prodotto.

C’è una birra a cui sei particolarmente affezionato?

Le bevo tutte volentieri ma ho un legame speciale con la Kermesse perché la Blanche è uno stile che mi è sempre piaciuto. In più, credo sia una birra con grande potenziale e particolarmente legata al nostro territorio perché, così fresca e dissetante, è la bevanda perfetta per le giornate al mare e per l’estate. È poi la birra su cui abbiamo fatto più prove e con cui abbiamo vinto il premio al Beer Attraction 2020.