
Il ponte di Tiberio è uno dei simbolo di Rimini. Completato dall'imperatore Tiberio nel 21 d.C., collega ancora oggi il primo insediamento romano, l'antico Ariminus, con il quartiere di Borgo San Giuliano. Pensate che è uno dei più importanti ponti romani superstiti al mondo.
Si tratta di una struttura imponente e scenografica, che è sopravvissuta nonostante i millenni e le vicende storiche. Per fotografarlo al meglio, dopo averlo attraversato (è stato recentemente pedonalizzato), posizionatevi nella nuova piazza sull’acqua che si affaccia sull'invaso del fiume Marecchia. Sedetevi sull'erba ad ammirarlo e leggete qualche dettaglio sulla sua storia, tra leggenda e curiosità.
La leggenda del ponte di Tiberio
2000 anni di storia non sono pochi soprattutto per una struttura che ha subito terremoti, piene del fiume, attacchi bellici. Persino i tedeschi hanno tentato di minarlo, invano, durante la ritirata della Seconda Guerra Mondiale.
Questo fatto ha fatto nascere la leggenda del ponte di Tiberio, soprannominato ponte del diavolo. Si narra infatti che Tiberio, disperato perché il ponte, dopo sette anni di lavori, non era ancora completato a causa dei continui imprevisti, iniziò a invocare tutti gli dei. Ogni nuova parte crollava o non veniva bene. L'imperatore allora si rivolse al diavolo, che propose un patto: lo avrebbe aiutato a costruire un ponte indistruttibile, ma si sarebbe preso l'anima della prima persona che lo avrebbe attraversato.
Tiberio accettò e la struttura fu finalmente completata in una notte. Fu organizzata una parata per festeggiare l'evento, ma non voleva che i suoi uomini attraversassero il ponte e finissero in pasto al diavolo. Ordinò allora che il primo ad attraversarlo dovesse essere un cane. Il diavolo andò su tutte le furie e provò a distruggere il ponte calciando più volte le grosse pietre sul lato che guarda la città. Invano, il ponte di Tiberio dopo 2000 anni è ancora a Rimini. Del diavolo è rimasta solo un'impronta sulle pietre.
Dièvli, è il diavolo in dialetto riminese. Ed è così che si chiama anche il Sangiovese Superiore del nostro partner Tenuta Sant'Aquilina dedicato proprio al ponte di Tiberio. Scopritelo qui
Curiosità
Chiamato ponte di Tiberio, in realtà la prima pietra è stata posata da Augusto nel 14 d.C. e il nome completo sarebbe ponte di Augusto e Tiberio. La sua costruzione fece diventare Rimini uno snodo fondamentale nel sistema viario dell’Italia romana.
È stato realizzato in stile dorico con pietra d'Istria. Si sviluppa in cinque arcate e testimonia l'abilità costruttiva romana. I singoli piloni non sono infatti disgiunti gli uni dagli altri ma si allargano alla base e si appoggiano su un sistema di pali di legno per garantire una maggior stabilità. I piloni sono poi dotati di speroni frangiflutti, direzionati in modo da assecondare l’andamento della corrente. Forse non è solo merito del diavolo se il ponte di Tiberio continua a essere protagonista delle nostre foto...
Credit: Alessandro Moresco