Olio extravergine: come riconoscerlo

Olio extravergine: come riconoscerlo

Ci sono dei piccoli trucchi per riconoscere un olio extravergine d'oliva di qualità e soprattutto per distinguerlo da un semplice olio d'oliva o un olio vergine. Sapete quali sono? Facciamo un po' chiarezza.

Olio extravergine, vergine e d'oliva

Per prima cosa cerchiamo di capire che cosa è un olio extravergine e in che cosa si differenzia dalle altre tipologie. L'olio extravergine d'oliva è il più pregiato. È privo di difetti e ha un quantitativo di acido oleico che non supera gli 0,8 grammi per 100 g.

L’olio vergine d’oliva è meno puro ed è caratterizzato da una acidità che non deve superare 2 grammi per 100 g. C'è poi l'olio d'oliva, che è una miscela di oli raffinati e oli d'oliva extravergine e vergini con una presenza di acido oleico inferiore all'1% (1 grammo per 100 g).

La classificazione dell'olio d'oliva prevede anche altre tipologie ma queste sono sicuramente le più conosciute.

Come riconoscere un olio extravergine di qualità

L'olio extravergine d'oliva è la base della dieta mediterranea e un elemento imprescindibile delle tavole italiane. Come facciamo a distinguere le caratteristiche di un prodotto di qualità e orientarci nella scelta. Silvano Pasquinoni ci ha suggerito di ascoltare il nostro palato e quindi il gusto. Vediamo quali altri sensi sono importanti per riconoscere un olio extravergine.

olio extravergine

Valutazione visiva

Versate un cucchiaio di olio in un bicchiere di vetro trasparente e agitatelo. L'olio deve avere una fluidità medio-bassa per essere di qualità. Controllate poi il colore: deve avere una tonalità dorata brillante. Significa che l'olio è stato ottenuto da olive che hanno raggiunto una perfetta maturazione.

Valutazione olfattiva

A questo punto, scaldate il bicchiere con il palmo di una mano e con l'altra copritene il bordo. È necessario che l'olio raggiunga la giusta temperatura (circa 28° C) per liberare le componenti aromatiche volatili. 

Scoprite il bicchiere e annusate profondamente. Un olio extravergine deve essere profumato, deve avere odori che ricordano le olive fresche, l'erba appena tagliata, i carciofi, il pomodoro. 

Valutazione gustativa

È arrivato il momento di assaggiare l'olio. Prendetene un piccolo sorso e tenetelo in bocca per circa 30 secondi in modo che entri in contatto con le papille gustative. Ora concentratevi: un olio extravergine d'oliva deve essere leggermente amaro e leggermente piccante. A seconda del blend, della cultivar, ecc può avere un gusto più o meno intenso.

In generale, ricordatevi che note fruttate, di carciofo, di erba, di nocciola sono tutti parametri positivi, mentre sentori metallici, di muffa, di rancido non appartengono a un olio extravergine.

Altra cosa da tenere a mente: l'olio provoca un leggero pizzicorio in gola significa che si tratta di un olio fresco e ben conservato, caratterizzato da una bassa acidità. 

Scoprite la nostra selezione di olio extravergine e leggete la storia del produttore riminese Olio Pasquinoni.