
Attorno a Rimini ci sono tante cittadine che meritano una visita. Una di questa è Santarcangelo di Romagna, un elegante borgo intriso di romagnolità ma famoso per eventi di respiro internazionale, il cui nome è legato a personaggi del passato e del presente, da Tonino Guerra a Carlo Cracco. Sapete, per esempio, che qui si trova il più antico ristorante della Romagna?
Si trova a soli 13 km dalle spiagge di Rimini e si può visitare in un giorno anche se, per vivere Santarcangelo con lo spirito giusto, il segreto è non avere fretta...
Piazza Ganganelli
È il cuore pulsante di Santarcangelo, un luogo di ritrovo e l’antica sede di fiere e mercati, come la nota fiera di San Michele giunta alla 645° edizione. Riconoscerete subito la piazza ai piedi del borgo medievale per il grande arco trionfale che la sovrasta. È l’arco Ganganelli, eretto nel 1777 in onore del santarcangiolese Papa Clemente XIV (Lorenzo Ganganelli, 1705 - 1774). In occasione della fiera di San Martino all’arco vengono appese due grandi corna. Si dice che se, quando si passa sotto, le corna oscillano l’amato o l’amata è stata infedele.
Dalla fine degli anni ’80 piazza Ganganelli è caratterizzata anche dalla Fontana della pigna, disegnata dal poeta santarcangiolese Tonino Guerra, come simbolo di ospitalità e abbondanza. A proposito, non perdetevi il museo Nel mondo di Tonino Guerra vicino al museo del bottone.
Grotte tufaceee di Santarcangelo
Non tutti sanno che sotto la cittadina romagnola scorre un importante rete sotterranea di tunnel, grotte, labirinti, ancora in parte da scoprire. Sono strutture di origine medievale usate per i riti religiosi e per conservare le provviste, ma si racconta che anche i Malatesta avessero fatto costruire un passaggio sotterraneo per poter scappare in caso di assedio. Ancora però non sono state trovate tracce di questa leggendaria via di fuga…
Rocca Malatestiana
Si dice che già nel IX secolo sul Monte Giove, attorno cui è nato Santarcangelo di Romagna, esistesse una fortificazione che nel XIII passò sotto il dominio dei Malatesta. Fu Sigismondo Pandolfo Malatesta nel 1447 a dare l’aspetto alla Rocca che conserva ancora oggi. Lo stesso Malatesta, signore di Rimini, abile condottiero a cuigu dobbiamo anche il rifacimento del Tempio Malatestiano e la costruzione dell’omonimo castello in centro a Rimini, oggi una delle sedi del museo Fellini.
Secondo la leggenda, è all’interno della Rocca Malatestiana di Santarcangelo che si è svolta la tragica storia di Paolo e Francesca, raccontata da Dante.
Via dell’amore
All’ora del tramonto, non dimenticate di fare due passi lungo vicolo Amaduzzi, conosciuto come la “via dell’amore” per il suo splendido panorama, la sua quiete e i gelsomini in fiore in tarda primavera.
Museo del bottone
È una della particolarità di questa cittadina, un’esposizione unica al mondo. Pensate che nel museo del bottone di Santarcangelo vengono conservati esemplari dal 1600 a oggi. Quattro secoli di storia raccolti e catalogati dal titolare di una storica merceria.
Santarcangelo Festival e gli altri eventi
Come abbiamo accennato, Santarcangelo di Romagna ospita importanti eventi. Fiere antiche, ma anche manifestazioni di livello internazionale, a partire da Santarcangelo Festival. Si traatta del più antico festival italiano dedicato alle arti della scena contemporanea e una delle più importanti manifestazioni europee del genere. Il festival vero e proprio si svolge a luglio, ma durante tutto il corso dell’anno ci sono a Santarcangelo attività sulla cultura teatrale.
Da non perdere poi Calici di stelle a inizio agosto. Quest’anno ci sarà anche il nostro partner Tenuta Sant’Aquilina proprio in piazza Ganganelli, alle spalle della fontana della pigna. Qui potrete assaggiare la Rebola Animeda 2020, il Sangiovese Superiore Nost 2019 e il Rosato Almanini FF100 (metodo ancestrale).
Non perdetevi poi Balconi fioriti, il festival dei fiori a metà maggio, oltre alle antiche fiere di San Michele (settembre) e di San Martino (novembre).
Foto: Gianni Baldelli, Renardo la vulpo