
Quando si pensa alla Riviera Romagnola e soprattutto a Rimini si pensa alla spiaggia ma la città ha un’affascinante origine romana tutta da scoprire. Per questo abbiamo creato, insieme a una guida turistica professionista, un tour che vi permettesse di conoscere i luoghi simbolo della storia della nostra città. Non solo. Non tutti sanno che il nostro territorio ha una produzione agricola ed enologica fiorente. Ecco perché alla fine della visita guidata vi proporremo un aperitivo a base di prodotti tipici del riminese, vini, olio extravergine, formaggi e salumi. Trovate le proposte delle nostre visite guidate qui.
Ma io vediamo in breve che cosa offre la Rimini romana e che cosa vedere.
Rimini romana: storia in pillole
L’antico nome romano di Rimini era Ariminum. Significa "la città sul fiume Marecchia" (Ariminus). È stata fondata nel 268 a.C. e ben presto divenne uno dei più importanti centri dell’Impero.
Fu un periodo di grande splendore per la città, di pace e di ricchezza, che durò fino all’arrivo dei barbari attorno alla metà del III secolo. Di questa grande storia rimangono ancora oggi tanti segni importanti nel tessuto cittadino. Tutti monumenti da vedere.
Ponte di Tiberio
È sicuramente uno dei simboli della Rimini romana e uno dei luoghi più fotografati. Il ponte di Tiberio è uno dei più importanti ponti romani superstiti al mondo e può vantare più di 2000 anni di storia. La sua incredibile resistenza ai segni del tempo ha fatto nascere una leggenda a cui si è ispirato anche il nostro partner Tenuta Sant’Aquilina per il suo famoso Sangiovese Dièvli.
Arco d’Augusto
È la porta più antica di Rimini, un monumento imponente alto 17 metri che dà il benvenuto ai visitatori provenienti dalla via Flaminia. Pensate che l’arco d’Augusto è la porta romana meglio conservata di tutto il Nord Italia e giustamente è stata celebrata da due vini dei nostri produttori: il vino rosso biologico di Vieis di Terre di Fiume e la Rebola Agulina di Tenuta Sant'Aquilina.
Porta montanara
Era uno degli ingressi alla Rimini romana, costruita nel I secolo a.C. I bombardamenti della seconda guerra mondiale colpirono duramente il monumento che fu poi ricostruito nel cortile della diocesi di Rimini.
Solo nel 2003 porta montanara venne riportata nel suo luogo d'origine dove la troviamo oggi alla fine di via Garibaldi.
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Piazza Tre Martiri: il foro della Rimini romana
A pochi passi dalla porta ci ritroviamo nella ampia piazza Tre Martini che corrisponde all'antico foro di Ariminum. C'è un aneddoto famoso è legato a questo luogo, ancora oggi ricordato da un cippo all’imbocco di via IV novembre, ma lasciamo che ve lo racconti la guida turistica durante una delle nostre visite guidate.
Domus del chirurgo
Questa struttura risalente al II d.C. era lo studio e l’abitazione del medico Eutyches, a cui è dedicato l’omonimo vino rosso biologico di Terre di Fiume ottenuto da uve Sangiovese. All’interno della casa sono stati trovati splendidi mosaici e interessanti strumenti di lavoro conservati nel vicino Museo della Città.
Anfiteatro
Di questa costruzione rimangono oggi pochi resti ma di grande fascino. L’anfiteatro della Rimini romana poteva contenere fino a 12mila persone e ospitava giochi gladiatori e combattimenti. Purtroppo le invasioni barbariche e i bombardamenti della seconda guerra mondiale hanno danneggiato un’opera altrimenti grandiosa.